Artist:
Zam
Title:
grafitty, mural
Year:
2009
Adress:
Via Santa Croce
www.clubmilano.net:
Da Nord a Sud, dal centro alle periferie, è oggi possibile tracciare un vero e proprio itinerario dei murales milanesi, un percorso turistico alternativo alla scoperta della street art di casa nostra, dai luoghi di culto per i graffitari come il Leoncavallo, i cui muri sono un inno visuale alla cultura del writing, ai nuovi templi della cultura milanese come la Fabbrica del Vapore, con il suo recente murale dedicato a Mandela e ai vent’anni della democrazia in Sud Africa, trionfo di colore e stili differenti a firma di Pao, Nais, Orticanoodles e Ivan. Partendo dal centro, la zona tra i Navigli e le Colonne di San Lorenzo si presenta come una lunga e coloratissima tela di cemento che, dai roboanti colori dell’Elicrisio – storica casa autogestita milanese, oggi spaccio popolare di prodotti biologici – passa attraverso i murales della Darsena e dello Zam di via Santa Croce, stendendosi su fino ai graffiti di Corso di Porta Ticinese e alle serrande dipinte dei suoi negozi alla moda, che intrecciano cultura, ironia e impegno sociale, per poi esplodere nella spettacolare ricostruzione storica di 'Milan Street Hi-story': commissionato da don Augusto Casolo per un muro di 40 metri appartenente alla Basilica di San Lorenzo, il murale ripercorre due millenni di storia milanese, ritraendone volti celebri e momenti salienti, dagli Sforza e i Visconti a Sant’Ambrogio, da Leonardo Da Vinci a Napoleone, Alessandro Manzoni a Giuseppe Verdi (autori: Acme 107, Encs, Gatto Nero, Gatto Max, Gep, Gianbattista Leoni, Kasy 23, Luca Zammarchi, Mr. Blob, Neve e 750ml).
Translation
From North to South, from the Centre to the suburbs, it is now possible to trace a real route of the Milanese murals, an alternative tourist route to discover the street art of our House, from places of worship for graffitari like Leoncavallo, whose walls are a Visual anthem to the culture of writing, new temples of the milanese culture like the Fabbrica del Vaporewith his recent mural dedicated to Mandela and the twenty years of democracy in South Africa, a triumph of colour and styles by Pao, Nais, and Ivan Orticanoodles. Starting from the Center, the area between the Canal and the San Lorenzo columns looks like a long and colorful canvas of cement, by the bombastic colours of Helichrysum – historic house self-managed milanese, today peddling organic people – goes through the dock and murals of Zam to via Santa Croce, and soak up the graffiti of Corso di Porta Ticinese and painted shutters of its fashionable shopswhich intertwined culture, irony and social commitment, then explode in spectacular historical reconstruction of"Milan Street Hi-story": commissioned by don Augusto Casolo for a 40-meter wall in the Basilica of San Lorenzo, the mural covers two millennia of milanese history, where famous faces and moments, from the Sforza and Visconti to St. Ambrose, by Leonardo da Vinci to NapoleonAlessandro Manzoni in Giuseppe Verdi (authors: Acme 107, Encs, black cat, cat Max, Gep, Gianbattista lions, 23, Luke Kasy Zacharias, Mr. Blob, snow and 750 ml).
www.milano.corriere.it:
La targa sul murale colorato recita «largo don Andrea Gallo, partigiano (vivo e vegeto)», un omaggio al prete di strada genovese scomparso nel maggio di un anno fa. Per la toponomastica ufficiale l’ingresso del centro sociale Zam si trova invece in via Santa Croce 19, alle spalle della basilica di Sant’Eustorgio. Su un lato della strada: i graffiti, il volto di Carlo Giuliani, le dediche No Tav, l’osteria sociale («Piatti fatti in casa, prezzi popolari») e la palestra per l’arrampicata. Sul lato opposto: il campanile, le absidi delle cappelle gentilizie, le più importanti testimonianze della cristianità milanese.
Translation
The plaque on the colorful mural reads «largo don Andrea Gallo, partisan (alive and well)", a tribute to the priest of Genoa road disappeared in May than a year ago. Official toponymy for the input of the social centre Zam is in via Santa Croce 19, behind the basilica of Sant'Eustorgio. On one side of the street: the graffiti, the face of Carlo Giuliani, No Tav, dedications l'osteria sociale («homemade dishes, popular prices") and climbing gym. On the other side: the belfry, the apses of noble chapels, the most important examples of Christianity in Milan.
Da Nord a Sud, dal centro alle periferie, è oggi possibile tracciare un vero e proprio itinerario dei murales milanesi, un percorso turistico alternativo alla scoperta della street art di casa nostra, dai luoghi di culto per i graffitari come il Leoncavallo, i cui muri sono un inno visuale alla cultura del writing, ai nuovi templi della cultura milanese come la Fabbrica del Vapore, con il suo recente murale dedicato a Mandela e ai vent’anni della democrazia in Sud Africa, trionfo di colore e stili differenti a firma di Pao, Nais, Orticanoodles e Ivan. Partendo dal centro, la zona tra i Navigli e le Colonne di San Lorenzo si presenta come una lunga e coloratissima tela di cemento che, dai roboanti colori dell’Elicrisio – storica casa autogestita milanese, oggi spaccio popolare di prodotti biologici – passa attraverso i murales della Darsena e dello Zam di via Santa Croce, stendendosi su fino ai graffiti di Corso di Porta Ticinese e alle serrande dipinte dei suoi negozi alla moda, che intrecciano cultura, ironia e impegno sociale, per poi esplodere nella spettacolare ricostruzione storica di 'Milan Street Hi-story': commissionato da don Augusto Casolo per un muro di 40 metri appartenente alla Basilica di San Lorenzo, il murale ripercorre due millenni di storia milanese, ritraendone volti celebri e momenti salienti, dagli Sforza e i Visconti a Sant’Ambrogio, da Leonardo Da Vinci a Napoleone, Alessandro Manzoni a Giuseppe Verdi (autori: Acme 107, Encs, Gatto Nero, Gatto Max, Gep, Gianbattista Leoni, Kasy 23, Luca Zammarchi, Mr. Blob, Neve e 750ml).
Translation
From North to South, from the Centre to the suburbs, it is now possible to trace a real route of the Milanese murals, an alternative tourist route to discover the street art of our House, from places of worship for graffitari like Leoncavallo, whose walls are a Visual anthem to the culture of writing, new temples of the milanese culture like the Fabbrica del Vaporewith his recent mural dedicated to Mandela and the twenty years of democracy in South Africa, a triumph of colour and styles by Pao, Nais, and Ivan Orticanoodles. Starting from the Center, the area between the Canal and the San Lorenzo columns looks like a long and colorful canvas of cement, by the bombastic colours of Helichrysum – historic house self-managed milanese, today peddling organic people – goes through the dock and murals of Zam to via Santa Croce, and soak up the graffiti of Corso di Porta Ticinese and painted shutters of its fashionable shopswhich intertwined culture, irony and social commitment, then explode in spectacular historical reconstruction of"Milan Street Hi-story": commissioned by don Augusto Casolo for a 40-meter wall in the Basilica of San Lorenzo, the mural covers two millennia of milanese history, where famous faces and moments, from the Sforza and Visconti to St. Ambrose, by Leonardo da Vinci to NapoleonAlessandro Manzoni in Giuseppe Verdi (authors: Acme 107, Encs, black cat, cat Max, Gep, Gianbattista lions, 23, Luke Kasy Zacharias, Mr. Blob, snow and 750 ml).
www.milano.corriere.it:
La targa sul murale colorato recita «largo don Andrea Gallo, partigiano (vivo e vegeto)», un omaggio al prete di strada genovese scomparso nel maggio di un anno fa. Per la toponomastica ufficiale l’ingresso del centro sociale Zam si trova invece in via Santa Croce 19, alle spalle della basilica di Sant’Eustorgio. Su un lato della strada: i graffiti, il volto di Carlo Giuliani, le dediche No Tav, l’osteria sociale («Piatti fatti in casa, prezzi popolari») e la palestra per l’arrampicata. Sul lato opposto: il campanile, le absidi delle cappelle gentilizie, le più importanti testimonianze della cristianità milanese.
Translation
The plaque on the colorful mural reads «largo don Andrea Gallo, partisan (alive and well)", a tribute to the priest of Genoa road disappeared in May than a year ago. Official toponymy for the input of the social centre Zam is in via Santa Croce 19, behind the basilica of Sant'Eustorgio. On one side of the street: the graffiti, the face of Carlo Giuliani, No Tav, dedications l'osteria sociale («homemade dishes, popular prices") and climbing gym. On the other side: the belfry, the apses of noble chapels, the most important examples of Christianity in Milan.